TINEA PEDIS
Il piede d’atleta (Tinea Pedis o tigna del piede) è una patologia contagiosa causata da funghi dermatofiti. È una micosi superficiale che può colpire qualunque zona della nostra pelle.
Questi microrganismi si nutrono di cheratina, una sostanza che riveste e protegge non solo la cute ma anche unghie e capelli.
La micosi del piede come dice il nome stesso colpisce frequentemente gli atleti ma può colpire anche chiunque frequenta ambienti con clima caldo-umido (piscine, palestre, docce ma anche spiaggie, stabilimenti balneari e termali).
Il piede d’atleta è una patologia diffusa in tutto il mondo e si riscontra più frequentemente negli adulti, negli anziani e nei soggetti di sesso maschile.
Cause e Fattori Predisponenti
Il piede d’atleta colpisce con maggiore facilità individui debilitati le cui difese immunitarie sono impreparate a riconoscere e contrastare l’infezione.
Patologie come AIDS, diabete, disfunzioni circolatorie e terapie farmacologiche o chemioterapiche, possono favorire l’insorgenza della malattia.
Accanto a questi fattori endogeni se ne aggiungono altri detti esogeni o esterni, legati a condizioni ambientali.
I funghi che causano questa patologia proliferano infatti in ambienti caldi ed umidi come le nostre calzature (soprattutto quelle ginniche).
Il rischio di infezione aumenta considerevolmente qualora siano presenti uno o più dei seguenti fattori di rischio:
- Indebolimento delle difese immunitarie
- Fattori genetici (esiste con tutta probabilità una predisposizione genetica del soggetto all’infezione)
- Cattiva traspirazione (sudorazione intensa)
- Abitudine nel camminare scalzi in luoghi pubblici
- Stagione estiva ed ambienti caldo-umidi
- Calzature e calze inadeguate (materiali sintetici non traspiranti).
Sintomi
Negli stadi iniziali l’infezione interessa l’area compresa tra le dita del piede (in genere fra terzo e quarto dito o fra quarto e quinto dito) e successivamente si può estendere alla pianta o al dorso del piede. Spesso anche alle unghie creando una cronicizzazione del problema.
Favoriti dal calore e dall’umidità conseguente all’eccessiva sudorazione i microrganismi responsabili dell’infezione si insidiano negli strati superficiali dell’epidermide dando origine ai sintomi caratteristici della patologia:
- eritema, cute arrossata e pruriginosa
- desquamazione cutanea, soprattutto tra le dita e dalla pianta del piede
- ispessimento cutaneo
- formazione di vesciche con contenuto acquoso più frequentemente localizzate sulla pianta del piede e sui bordi laterali delle dita
- piedi maleodoranti
- prurito più o meno intenso
- unghie più spesse con aspetto distrofico e una colorazione alterata.
Se la patologia non viene trattata si possono formare ragadi e sovrainfezioni batteriche.
Il decalogo per la prevenzione
Essendo molto frequenti le recidive, dopo la guarigione della malattia è buona regola seguire norme di prevenzione primaria che dovrebbero entrare a far parte nelle normali abitudini igieniche del soggetto.
- Utilizzare calzature con tomaia leggera e traspirante
- Utilizzare calze in tessuto naturale (cotone, filo e lana)
- Igiene quotidiana dei piedi avendo cura di asciugare bene gli spazi interdigitali e di rimuovere eventuali strati macerati
- Sostituire quotidianamente le calze e lavarle in acqua calda
- Sanificare spesso le scarpe che indossiamo
- Applicare creme o polveri antifungine al piede, nei calzini e nella scarpa
- Non camminare scalzi e non indossare scarpe di altri
- Evitare scarpe strette
- Disinfezione del piatto doccia, vasca e sanitari
- Non dimenticare di indossare ciabatte o sandali in bagni, spogliatoi o docce pubbliche
- Rivolgersi da un podologo davanti a qualunque segno o sintomo sopradescritto.