Tutti gli strumenti utilizzati, che vengono a contatto con il paziente devono essere sterilizzati correttamente. Il processo di sterilizzazione è composto da diverse fasi:
- Decontaminazione
- Lavaggio
- Risciacquo
- Confezionamento
- Sterilizzazione
DECONTAMINAZIONE
È la prima fase di una corretta sterilizzazione in cui tutti gli strumenti vengono immersi, all’interno di idoneo recipiente, in soluzioni chimiche appropriate. L’obiettivo è rendere inattivi gli organismi patogeni. Il tempo di contatto del decontaminante sugli strumenti dipende dalle caratteristiche della soluzione impiegata ed è opportuno seguire le indicazioni fornite dal produttore.
LAVAGGIO
Dopo la decontaminazione è importante seguire la procedura di lavaggio con lo scopo di rimuovere residui di sostanze organiche, inorganiche; questo infatti porta ad una riduzione della contaminazione microbica. La pulizia degli strumenti può avvenire con metodo manuale o meccanico. Il lavaggio manuale si effettua quando non si dispone di apparecchiature automatiche o per le particolari caratteristiche del materiale. Viene utilizzato un liquido detergente a base di tensioattivi, enzimatico o plurienzimatico riversato all’interno di un recipiente in cui vengono immersi tutti gli strumenti e lasciati per almeno 15 minuti. Successivamente vengono spazzolati per rimuovere residui organici.
Un altro metodo di lavaggio è con l’ausilio di una vasca ad ultrasuoni. Si basa su un principio fisico chiamato cavitazione ultrasonica in cui le onde ultrasoniche creano bolle di gas che implodendo rilasciano energia d’urto. I risultati sono un processo di microspazzolatura e un effetto detergente prodotto dalle sostanze chimiche presenti all’interno della vasca.
RISCIACQUO ED ASCIUGATURA
Dopo il lavaggio meccanico o manuale è importante risciacquare gli strumenti sotto il getto d’acqua corrente ed asciugarli con della carta.
CONFEZIONAMENTO
In questa fase vengono utilizzate delle buste autosigillanti o rotoli in accoppiato carta-film polimerico che variano di dimensioni in base allo strumento da confezionare. Le buste autosigillanti sono più pratiche perché una volta inserito all’interno lo strumento si rimuove una pellicola protettiva e si sigilla la busta. Mentre il rotolo va tagliato in base alla lunghezza dello strumento e termosaldato attraverso la termosaldatrice.
STERILIZZAZIONE A VAPORE
La sterilizzazione a vapore è la forma di sterilizzazione più utilizzata nelle strutture sanitarie, sfrutta il calore in quanto il vapore è il mezzo di sterilizzazione più sicuro, rapido, economico e non inquinante. Se il vapore viene sottoposto a pressione si possono raggiungere temperature superiori a 100° C. Infatti questo tipo di sterilizzazione si ottiene dal lavoro combinato di tre fattori: Pressione, Temperatura e Tempo. La temperatura aumenta in proporzione alla pressione del vapore stesso. Le apparecchiature responsabili della sterilizzazione a vapore sono chiamate autoclavi e sono dotate di una camera a perfetta tenuta e resistente alle alte pressioni. Secondo le normative europee ogni autoclave prima di essere utilizzata deve essere sottoposta a cicli di controllo predisposti e controlli periodici.
Il ciclo di sterilizzazione a vapore è costituito da tre fasi principali:
- Riscaldamento
- Sterilizzazione
- Asciugatura
Nella prima fase la macchina esegue dei vuoti frazionati con lo scopo di rimuovere completamente l’aria all’interno della camera. Successivamente inizia l’iniezione di vapore nella camera fino al raggiungimento della temperatura definita (121°C, 134°C). Una volta raggiunta la temperatura vi è la fase di mantenimento necessaria per una corretta sterilizzazione. Nell’ultima fase la macchina esegue nuovamente il vuoto eliminando il vapore per poi iniziare l’asciugatura degli strumenti.
STERILIZZAZIONE CON SOLUZIONI DI ACIDO PERACETICO
È una sterilizzazione definita a freddo in cui tutto il materiale viene immerso in una soluzione di acido peracetico al 2%. Quando si dissolve in acqua, l’acido peracetico, si scinde in perossido di idrogeno ed acido acetico divenendo un ossidante molto potente. Questo acido è in grado di disattivare una grande varietà di microrganismi patogeni, virus e spore. Per una corretta sterilizzazione è importante seguire dei parametri ben precisi:
- Concentrazione dell’agente sterilizzante
- Tempo di contatto
- Temperatura della soluzione
- pH della soluzione
temperatura e pH giocano un ruolo fondamentale nella preparazione del liquido. I loro valori devono essere rispettivamente di 35° e pH 7. Alla temperatura di 15° e pH 7 è necessaria una quantità di acido peracetico cinque volte superiore per disattivare gli agenti patogeni. Una volta sterilizzati, gli strumenti vengono confezionati per essere pronti all’uso.